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Per la critica del capitalismo

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Joaquín Arriola Palomares
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Professore di economia, Fac. Economia all’Università dei Paesi Baschi, Bilbao

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Le ragioni economiche del conflitto internazionale

Joaquín Arriola Palomares

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Il Consiglio Nazionale del Commercio Estero (NFTC), una coalizione di circa 600 industrie ed istituzioni finanziarie con sede negli USA, ha citato in giudizio lo Stato del Massachusetts per questa legge. In un tentativo di distanziarsi dalle accuse di mettere gli interessi economici al di sopra dei diritti umani, il NFTC ha creato un gruppo di facciata chiamato Usa Engage che si è presentato ufficialmente in una conferenza stampa nell’aprile del 1997, nella quale si è definita come una “coalizione di base ampia che rappresenta americani di tutte le regioni, settori e segmenti della nostra società”. Immediatamente è iniziata a Washington D.C. una campagna intensiva delle lobbies contro le leggi di acquisto selettivo.

In Europa, le imprese Ericsson, Unilever e Siemens, hanno visto nella legge del Massachusetts un precedente pericoloso da annichilire. L’industria ha mobilitato le sue forze affinché la Commissione Europea portasse la questione davanti all’OMC. Varie importanti aziende giapponesi,come Mitsubishi, Sony e Nissan, tra le maggiori colpite dalla legge del Massachusetts, hanno applicato la stessa pressione sul governo giapponese.

Così non è una sorpresa che nell’ottobre del 1998 l’Unione Europea e il Giappone abbiano reclamato la creazione di un tribunale dell’OMC, con l’argomento che la legge del Massachusetts è discriminatoria e suppone una violazione delle norme dell’OMC sulla contrattazione pubblica. Benché l’Unione Europea abbia paralizzato il procedimento nel febbraio del 1999 (forse in un movimento di conciliazione nell’amara guerra delle banane con gli Stati Uniti) ha minacciato di resuscitare il caso se il governo federale statunitense non prende azioni contro lo stato del Massachusetts.

Il caso Massachusetts-Birmania richiama molti interrogativi sulla sovranità locale e nazionale ed il primato del commercio sugli obiettivi sociali, allo stesso modo sottolinea l’irregolare equilibrio di forze nella UE. Nel settembre del 1998, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione nella quale si richiama la Commissione a mettere fine ad ogni commercio, turismo ed investimenti di imprese con base nella UE in Myanmar, e critica la decisione della Commissione di invocare un tribunale dell’OMC. Ma, secondo un portavoce della Commissione, “violare le norme dell’OMC non aiuta nessuno. La chiave in questo caso è il fallimento degli Stati Uniti nel fare onore ai suoi compromessi internazionali”.

Fonte: Corporate Europe Observatory (CEO), “The WTO Millennium Bug: TNC Control over Globale Trade Politics”, edito nel n.4 del Corporate Europe Observer, Luglio 1999. Pagina web: http://www.xs4all.nl/ ceo.